| Ah! Che giornata! Erano appena le nove del mattino e stavo già sbrigando trenta commissioni, certo era utile avere un Alice dello sdoppiamento, ma mai avrei creduto di doverlo usare così! Corsi giù dalle scale con un cesto della biancheria da lavare, mentre una me spolverava e l’altra cucinava.
Oggi i bimbi erano a casa, per via di una festa le scuole erano chiuse, e aspettavo solo che si svegliassero, prima per precauzione li avevo portati in cucina, dove li avrei potuti sentire facilmente.
Misi la biancheria dentro la lavatrice e inizia a togliere qualche mio doppione, riassorbendolo.
Ero nella camera di Marumi a pulire quando sentii un lamento.
Corsi in cucina sentendo un vagito. Mika, la nostra bimba più piccola di appena tre mesi, stava piangendo nella culla. Mentre Marumi, il nostro piccino di tre anni appena mi chiamava a gran voce. "Mamma,mamma!" A volte è utile avere un Alice del clone! Essere una mamma è difficile! Con due bambini poi... Mi sdoppia, presi Mika in braccio e l'altra me stessa corse da Marumi. Mika era solo stanca per fortuna... Ora dovevo scoprire cosa aveva Marumi. Feci sparire il mio doppio, riportai nella culla Mika, e raggiunsi Marumi. Lo guardai preoccupata mentre singhiozzava. "Mamma,mamma!" "Che c'è amore?" gli chiesi io. "Mamma... ieri ho sognato che tu odiavi Papà!" mi dice fra le lacrime il mio dolce amore. "Oh amore..." Ieri io e Tsubasa avevamo litigato e Marumi, che ha l'Alice dell'ascolto da lontano oltre a quello dell'ombra, deve aver sentito tutto. "No,tranquillo,amore. Io amo il tuo papà." Lui mi guarda con occhioni lacrimosi. Io sorrido incoraggiante al mio piccolo. "Davvero?" chiede. "Sì, Maru." uso il suo soprannome e aspetto di vedere il risultato. Marumi sorride al suo soprannome. Sì è calmato. "Mamma... mi racconti di te e Papà?" chiede. Io lo guardò stranita, per essere un bimbo di tre anni è fin troppo intelligente a volte. "Allora cosa vuoi sapere?" gli chiedo io, arrendendomi all'idea di avere un bambino molto intelligente oltre che con due Alice. "Vi conoscete da che età? E siete stati sempre insieme?" Sospirai, i ricordi mi sommergevano. "Ci conosciamo da quando avevamo cinque anni. Come sai l'Accademia ti veniva a prendere quando scopriva che avevi l'Alice..." lui annui, curioso. Continuai il mio racconto. “A cinque anni arrivai all’Accademia, tuo padre era già lì. Lo conoscevo di vista, ma non ci avevo mai parlato. Era un bimbo agitato e spaventoso. All’epoca era in un’altra sezione Alice. Poi in prima elementare lo conobbi. Era un ragazzino vivace però non sorrideva quasi mai. Sembrava che provasse sempre dolore. E quella cosa, chissà perché, mi infastidiva. Per questo mi avvicinai a lui e dopo tante guerre e discussioni vidi il suo primo sorriso. Da allora lui non smise di sorridere per me. E io ne fui felice. E abbiamo passato tutti questi anni insieme.” Maru, mi guardava estasiato. “E da quando vi amate?” alzai un sopracciglio. “Da quando? Non lo so amore. Forse dalla prima volta che ci siamo visti.” Lui sorrise, quel bimbo, il frutto nato dall’amore tra me e Tsubasa era qualcosa di semplicemente straordinario. “Amore, sono a casa!” Tsubasa entrò in cucina. “Sai amore, Maru mi ha fatto raccontare di me e te.” Gli sorrisi con tutta me stessa. Lui si abbassò sorridendo e mi sussurrò “E gli hai detto quanto mi hai fatto aspettare?” sentivo il suo sorriso, anche se non potevo vederlo. Arrossii. “No.” Mormorai. “Brava mammina.” Disse. E mi bacio. “Mamma, papà! Raccontatemi altro!” disse Maru, interrompendoci. Sorrisi a mio marito, abbracciai il mio bel bimbo e insieme andammo nel salotto per continuare il nostro racconto.
- FINE -
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mi è molto piaciuta spero che scriverai altre fan fiction 
